E’ stata pubblicata dalla prestigiosa rivista scientifica inglese The Lancet la dieta universale. Questa dieta ha un doppio obiettivo, cioè quello di proteggere la salute ma anche quella del nostro pianeta. Secondo le previsioni degli esperti, la Terra tra trent’anni sarà popolata da 10 miliardi di persone. Proprio per fronteggiare questa problematica che ha ormai tutti i contorni dell’emergenza, la Commissione Eat-Lancet, finanziata dalla fondazione dei miliardari norvegesi Petter e Gunhild Stordalen, ha messo a punto quella che viene denominata la “dieta universale di riferimento”.
Secondo i 37 esperti di nutrizione e sostenibilità, seguire la dieta universale può evitare fino a 11,6 milioni di morti all’anno a causa di malattie legate alle cattive abitudini alimentari. La dieta proposta dalla rivista inglese, prevede di raddoppiare il consumo globale di frutta, verdura, legumi e noci e di ridurre di almeno il 50 per cento quello di carni rosse e zuccheri. Nello studio, inoltre, viene indicato quale potrebbe essere il menù della dieta universale di riferimento che prevede l’assunzione di circa 2500 chilocalorie al giorno.
I cibi più adatti per soddisfare l’apporto calorico giornaliero sono approssimativamente 230 grammi di cereali integrali, 500 di frutta e verdura, 250 di latticini, 14 di carni (bovine o suine o ovine), 29 di pollo, 13 di uova, 28 di pesce, 75 di legumi, 50 di noci, 31 di zuccheri (aggiunti e non). In questo studio, inoltre, gli esperti consigliano di utilizzare come condimento oli vegetali, extravergine di oliva o colza. Importanti sono anche le fibre per il apporto calorico giornaliero, con dosi consigliate di 25-29 grammi al giorno. Per ogni 15 grammi di cereali in più, viene evidenziato nello studio, l’incidenza di infarto, cancro al colon e diabete diminuisce in una percentuale che oscilla tra il 2 e il 19. Lo studio ha raccolto diversi pareri positivi. Tra questi, quello di Greenpeace Italia, da sempre favorevole alla riduzione drastica della carne dalle diete.